Anche questa campagna elettorale si svolge in Arcevia in un clima di assoluto vuoto di idee. Si richiamano i principi generali, i massimi sistemi, le belle parole ma non si affrontano i molteplici problemi reali della città che pure ne ha tanti.
Vizio diffuso è non dare una corretta ed adeguata informazione alla cittadinanaza sugli eventi e le scelte più importanti. Questo aspetto dovrebbe essere invece particolarmente curato proprio lì a causa della scarsa diffusione dei giornali, dell' utilizzo poco esteso di internet, dello scarso livello culturale di molti, ecc..
Ora che la campagna elettorale volge al termine vediamo che l' importante tema delle attività estrattive è stato trattato solo marginalmente ed in maniera fuorviante.
Si è parlato da parte della lista di sinistra di "esssere favorevoli alle attività estrattive nel rispetto del paesaggio e delle risorse ambientali". Cosa completamente assurda perché le cave rappresentano sempre un trauma per l'ambiente e per il paesaggio.
Questa non è una opinione del Comitato ma un dato di fatto, scritto dalla Regione Marche nello stesso Piano delle Attività Estrattive. Ancor di più a Monte S. Angelo perché diverrà uno dei più grandi bacini estrattivi d'Italia.
In realtà molti Amministratori arceviesi hanno spinto per avere sul loro territorio il bacino estrattivo facendolo passare per un buon affare. Ne sarebbe derivato un guadagno di circa 70 cent. al metro cubo per le casse comunali.
Tale importo è stato recentemenete più che dimezzato dalla Regione, riducendolo a circa 30 cent. al metro cubo. Quindi la cifra ottenuta dalla distruzione del Monte non riuscirà nemmeno a compensare le spese per le riparazioni delle strade, per i danni all'ambiente in generale, per i danni alle attività turistiche. Senza parlare dei danni arrecati alla salute, causati dalle polveri di silice, dai rumori, dal traffico dei giganteschi camion su strade inadatte.
Del resto i piani regionali definiscono "risarcimento" a fronte dei danni che il territorio andrà a subire quello che ad Arcevia viene fatto passare come guadagno o contributo.
Certamente le attività estrattive saranno un buon affare per i cavatori, per qualche politico ma non per gli arceviesi.
Si fa credere di poter conciliare le attività estrattive con il turismo. Cosa quanto mai assurda: quale turista che fugge proprio dal traffico, dai rumori, dalle polveri delle città verrebbe nelle nostre zone ? Quale sorte subirà il ristorante "La Baita", alla quale tutti noi arceviesi siamo affezionati, quando si troverà in mezzo a tre cave gigantesche ciascuna più grande della vecchia cava Rizzoni ?
Le stesse condizioni all'apertura delle attività estrattive poste dal Comune di Arcevia non sono state prese in considerazione dalla Provincia. Le cave saranno visibili dalle frazioni e dai castelli. La mitica galleria non si farà con tutto quello che ne consegue. Le sorgenti non saranno protette.
Eppure ai cittadini arceviesi si fa credere l'assurdo: che le nuove cave porteranno ricchezza, che sarnno come la miniera di Cabernardi, che daranno lavoro a migliaia di dipendenti !!!!!
Sistemi di mistificazione delle informazioni che fanno venire in mente regimi del passato ormai condannati dalla storia, non degni di Arcevia e delle sue tradizioni democratiche.
(ing. G. Marcellini)
Comitato Difesa Monte S. Angelo
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