PIANO CAVE: LA PRESIDENTE BOLDRINI DIFENDE MONTE S. ANGELO
Il Comitato Difesa Monte S. Angelo di Arcevia ha incontrato la Presidente della Camera Laura Boldrini, in occasione della visita ufficiale, alla quale ha consegnato un breve memorandum sull'annosa vertenza contro il Piano Cave provinciale che vorrebbe distruggere il più importante luogo della Resistenza della nostra Regione.
L'Associazione Italia Nostra e il Comitato Difesa Monte Sant'Angelo sono stati già vittoriosi presso il TAR Marche ed il Consiglio di Stato, con il sostegno anche dell'A.N.P.I.. Malgrado ciò l'Amministrazione provinciale è ostinatamente attaccata alle vecchie posizioni riproponendo gli stessi programmi.
La Presidente ha propugnato l'importanza simbolica e concreta del Monte Sant'Angelo di Arcevia, deprecando l'ipotesi di farne un bacino estrattivo, un centro di cave impattanti e snaturanti la sacralità di un luogo che merita piuttosto silenzio, rispetto, integrità.
Il Comitato Difesa Monte S. Angelo si felicita di questa convergenza di idee con l' on. Laura Boldrini sul futuro del Monte e chiede che vi sia istituito un Parco volto a tutela della memoria storica dei tragici fatti della Lotta di Liberazione nonché le altre sue numerose valenze storico-archeologiche, paesaggistiche ed ambientali.
La visita ufficiale, in occasione della commemorazione dell'Eccidio di Monte S. Angelo e di Montefortino, è stata molto gradita dall'affollata Piazza Garibaldi. L' on. Boldrini ha ricordato la difesa dei principi democratici all'antifascismo ed ha sottolineato che affrontare l'emergenza lavoro significa oggi al tempo stesso costruire un baluardo contro ogni deriva autoritarista oltre ad operare un improrogabile atto di giustizia sociale. Ha richiamato dei punti fermi di grande significato per il nostro territorio ricordando con Calamandrei le radici della nostra Costituzione, nata con la Resistenza, con il sacrificio di tanti che hanno dato la vita per un futuro di libertà e di democrazia. Ha affermato che la Costituzione è nata anche ad Arcevia, dal sacrificio di così tanti ragazzi, uomini, donne, e una bambina inerme di 6 anni.
Arcevia 5/maggio/2013 ing. Gianfranco Marcellini