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Arcevia, la festa del Comitato per la difesa di Monte Sant'Angelo
Come ai tempi dei Galli Senoni
Numerosi gruppi in costume provenienti da tutta Italia


ARCEVIA - Pienamente soddisfatto il Comitato per la difesa di Monte sant'Angelo, per i due giorni della "Festa Gallica", la manifestazione organizzata per sensibilizzare cittadini e autorità contro l'apertura delle nuove cave. Luoghi centrali dela festa sono stati la necropoli e il santuario presso la Fonte Sacra. Il luogo, conosciuto dagli abitanti come Fonte del Sasso, era completamente abbandonato e ridotto ad una discarica. Numerosi aderenti al Comitato hanno lavorato giorni per liberarla da immondizie ed ogni genere di rifiuto.

Il gruppo più numeroso di partecipanti, circa 50 persone, è stato quello di Trigallia, venuto da Argenta in rappresentanza dei Galli Senoni della Romagna. Con essi alcuni Lingoni ed Insubri venuti dalla zona di Ferrara e del Veneto. Tutti, con al seguito donne e bambini, nei loro antichi costumi, suonando antichi strumenti. Da Torino è venuto un gruppo di Galli Taurini, perfetti nel loro equipaggiamento militare storico. Dalla nostra zona hanno partecipato i Cocon, gruppo storico militare di ispirazione celtica e medioevale. Domenica si sono aggiunte due legioni romane: la Legio I Italica da Rovigo e la Legio XXX Ulpia da Roma con circa 50 legionari, anch'esse perfette nella loro ricostruzione storica. Tutti hanno fatto visita al Museo archeologico di Arcevia. Successivamente sono stati ricevuti dal sindaco. Purgatori che ha porto i suoi saluti e ricordato l'utilità della manifestazione per far conoscere Arcevia ed il suo importante patrimonio culturale. Alcuni portavoce hanno fatto presente che il grande valore storico per la storia dei Celti, di Monte S. Angelo e Montefortino va assolutamente tutelato. Alla manifestazione erano presenti il senatore Pieroni, l'assessore provinciale Montesi e Grazia Francescano, presidente della Federazione Europea dei Verdi. Il pittore Bruno d'Arcevia ha inviato un messaggio nel quale ricorda il valore ambientale delle nostre zone proprio per questo scelte dai Senoni per viverci per sempre.