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Il maestro Woldemar Nelsson ha un pensiero da comunicare, oggi che celebriamo la “Giornata della Memoria”. Purtroppo non può perché la sua voce non lo permette. Io Fabio Virgili, Direttore artistico, quindi, lo leggerò per suo conto. Il maestro ha scelto Arcevia per passare la sua vita perché innamorato del suo paesaggio, della sua storia e della sua arte. Ora vuole ricordare un luogo, di fronte alla sua dimora, famoso non solo per la sua bellezza ma anche importante per la memoria di tutti noi. Questo posto merita rispetto perché lì sono caduti uomini, donne ed una bambina, Palmina, combattendo per la nostra libertà durante la Resistenza. Alcuni loro parenti sono presenti in questa sala. Il luogo si chiama Monte Sant’ Angelo di Arcevia e l’episodio va sotto il nome di “Eccidio di Monte Sant’Angelo e Montefortino”. Il maestro Nelsson è molto dispiaciuto perché il Monte sarà deturpato da un enorme “bacino estrattivo”. Si affida quindi al messaggio del suo amico Tonino Guerra, anche lui, preoccupato per il futuro del Monte che, nel suo pensiero, è fra i più belli d’Italia e più ricchi di significati.
Woldemar Nelsson
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