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Il luogo era abitato sin dal IV sec. a.C. da una comunità di Galli Senoni, proprio quelli che nel 390 a.C. presero Roma alla guida di Brenno il quale non si accorse della enorme impresa compiuta e, al grido di VAE VICTIS !, preferì farsi pagare un lauto riscatto in oro e ritornare dalle nostre parti. Successivamente i Romani presero il sopravvento e sconfissero una coalizione italica, composta da Etruschi, Galli, Piceni nel 295 a.C. a Sentinum (oggi Sassoferrato). I Senoni, spinti dai sacerdoti (Druidi) si riorganizzarono ed insieme agli Etruschi sconfissero l’esercito di Roma nel 284 a.C. ad Arezzo. La reazione dei Romani fu molto feroce, dilagarono e compirono un genocidio della popolazione gallica, come raccontano Polibio ed Appiano. Fu questo uno dei primi genocidi della storia. Nella NECROPOLI sicuramente sono stati seppelliti i valorosi guerrieri che vissero quella epopea.
Il coraggio dei guerrieri celti non fu sufficiente a fermare l’espansione romana anche se possedevano una tecnica militare molto avanzata. Il loro elmo fu copiato dai romani ed accompagnò le legioni, in tutto il mondo, fino all’età imperiale. Ora è passato alla storia come ELMO DI MONTEFORTINO.
I celti che qui vivevano erano molto raffinati avendo assimilato la cultura dei vicini Etruschi e dei Greci della costa. Ciò è dimostrato dalla ricchezza dei reperti trovati nella necropoli come le CORONE AUREE, I MONILI, I TORQUES che hanno dato il nome ad uno “stile” MONTEFORTINO. La presenza dei Celti nella zona è testimoniata anche dai ritrovamnenti di Civitalba, città gallica a pochi Km da Montefortino. Qui è ubicata un’antica fornace dove è stato ritrovato il timpano con il fregio: I Galli che corrono.
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